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Il segmento testuale La lettera è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 409Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 108

Brano: [...]Cesare Maria De Vecchi (v.), Brandimarte e altri gerarchi esaltatori della violenza sino a quando, in seguito a una campagna da lui condotta per la revisione e l’epurazione del partito fascista, culminata in una lettera aperta indirizzata a Roberto Farinacci e pubblicata sui quotidiani, il 20.5.1924 venne espulso per la seconda volta, e definitivamente, dalle file del fascismo. Con lui, vennero estromessi anche Mario Gioda e Pietro Gorgolini.

La lettera aperta di Massimo Rocca pubblicata il 10.5.1924 sul quotidiano « Il Nuovo Paese » di Roma, era indirizzata « A Roberto Farinacci, despota e censore » e iniziava: « Sentimi bene, Farinacci, perché questa volta non voglio risparmiarti nulla,

lo ho riaperto la polemica revisionista in questi giorni, con la volontà precisa di giungere ad un risultato pratico di epurazione e di chiarificazione del mio partito nelle idee, nei metodi e negli uomini ».

La lettera continuava facendo una lunga requisitoria contro gli illegalismi e gli illeciti arricchimenti dei fascisti e concludeva: « Bada bene,[...]

[...]a di Massimo Rocca pubblicata il 10.5.1924 sul quotidiano « Il Nuovo Paese » di Roma, era indirizzata « A Roberto Farinacci, despota e censore » e iniziava: « Sentimi bene, Farinacci, perché questa volta non voglio risparmiarti nulla,

lo ho riaperto la polemica revisionista in questi giorni, con la volontà precisa di giungere ad un risultato pratico di epurazione e di chiarificazione del mio partito nelle idee, nei metodi e negli uomini ».

La lettera continuava facendo una lunga requisitoria contro gli illegalismi e gli illeciti arricchimenti dei fascisti e concludeva: « Bada bene, Farinacci, questo non lo dico solo per te, e forse meno per te che per altri, amici tuoi; perché io non mi adatterò ad assistere in eterno agli sforzi dei turbolenti senza idee contro ogni legge ed ogni programma. Puta caso, a non sapere se siano stati puniti come si deve gli scherani di certa nobiltà terriera a Pisa; o quegli esercenti pseudo fascisti che in Brianza devastavano le cooperative perché facevano loro concorrenza. Puta caso, a scorgere lo squadrism[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 561

Brano: [...] figli dei caduti in guerra.

In quegli anni, il S.R.I. svolse quindi un ruolo non marginale nella azione di allargamento e di radicamento della politica del Partito comunista nei più diversi strati sociali del paese.

Contromisure fasciste

Ciò viene documentato anche da una circolare che, il 19.1.1937, il Ministero degli Interni ritenne necessario inviare a tutti I prefetti del Regno per contenere e reprimere l'allargamento del fenomeno. La lettera è interessante anche per i particolari che svela riguardo ai metodi seguiti dalla polizia fascista.

MINISTERO DEGLI INTERNI Div. Gen. P.S. A.G. e R.

Roma, 19 gennaio 1937 Alle LL.EE. i prefetti del Regno Al Signor questore di Roma

Prot. n. 441/01035

Oggetto: Sussidi inviati dal Soccorso Rosso Richiamando le precorse circolari In merito, comunicandosi che le rimesse di denaro da parte del « Soccorso Rosso » ai familiari di sovversivi fuorusciti arruolatisi nelle truppe rosse spagnole risultano intensificate.

Per evitare che le Autorità del Regno possano comprendere la provenien[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 650

Brano: [...]del massimo leader bolscevico si avverte la drammaticità della situazione e, quantunque egli mantenesse le critiche sul piano caratteriale, era chiaro il suo allarme. In effetti non si trattava di un semplice scontro di caratteri, ma di una involuzione che andava maturando e che sarebbe esplosa con tutte le sue conseguenze negli anni successivi.

Questa “testamento” fu l’ultimo servizio reso da Lenin alla causa della rivoluzione, ma non servì. La lettera e il relativo poscritto rimasero praticamente segreti: furono portati a conoscenza del Comitato centrale, ma non del XIII Congresso del partito (maggio 1924). Per iniziativa di Zinoviev che presiedeva la riunione, l’opinione di Lenin fu considerata una specie di abbaglio e dei consigli che venivano dati non fu tenuto alcun conto. Questi documenti, come altri che testimoniavano la rottura fra Lenin e Stalin, saranno resi pubblici soltanto al XX Congresso del P.C.U.S., cioè tra anni dopo la morte di Stalin.

Stalin “leninista"

Fondando quella prassi di falsificazioni nella quale si dimostr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 321

Brano: [...]formismo, retaggio dei lunghi anni di clandestinità, in cui le decisioni spettavano a pochi compagni dirigenti, mentre tutti gli altri erano destinati a ruoli passivi di obbedienza. Criticava inoltre la politica di unità nazionale del P.C.I., deplorando l’alleanza con i partiti borghesi e monarchici e sostenendo per contro la necessità della lotta di classe contro il fascismo, senza scendere a compromessi con le forze che lo avevano generato.

La lettera fu attaccata dai settimanali fascisti di Milano e Varese con violenti articoli contro i partigiani, ma venne ripresa anche da Concetto Pettinato che, sul quotidiano La sera, ne trasse pretesto per affermare che anche il Partito comunista era lacerato da lotte interne. Da ciò l’inasprimento della polemica

321



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 123

Brano: 176

... Non potendo uscire preparo lettera con istruzioni per il Partito e per i collegamenti nostri colla Curia Arcivescovile, coi fiduciari in Prefettura e Palazzo Vecchio. La lettera è diretta al collega della Commissione DC col quale conferii ieri, conferma istruzioni di ieri e ne dà nuove. Un membro Pd’A porta alcune notizie; gli viene data presentazione che gli rilascio a nome del Comitato per ricevere informazioni che dovrà riferire al Comitato stesso e per potersi mettere in rapporto cogli elementi militari che sono sulla Cupola del Duomo. Risposta: sulla Cupola c’è anche il nostro Com Mil. Stamani sono stati presi nuovi contatti fra il Cardinale Arcivescovo e il

Console Svizzero per un colloquio col Comandante generale tedesco della piazza per tentare un alleviam[...]

[...]ze germaniche. Viene persona di mia famiglia che porta un messaggio recapitato per me e per il CLN dal Commissario politico che è al suo posto in Questura; questa funziona attraverso gli elementi del Comitato; sono cominciati arresti di elementi fascisti designati dalla competente Commissione; è stato sventato un tentativo dei tedeschi che volevano prendere i nostri in Questura. E stato risposto con istruzioni Ho inviato per

lo stesso tramite la lettera al membro del nostro Comitato della DC...

Da Vercelli si comunica che aspri combattimenti sono in corso fra migliaia di partigiani e fascisti repubblicani. L’aviazione alleata è in aiuto dei partigiani.

Successive notizie ci riferiscono sulla situazione di Oltrarno. Tutto occupato da ingenti forze angloamericane. Domani arriverebbe l’intera Vili Armata. E presente l’Intelligence Service. Notizie contraddittorie sull’azione dei no

stri Comandi e dei partigiani: secondo fonte di un membro del Pd’A e del Com. Oltrarno le squadre di azione non avrebbero fatto nulla di positivo' e gli all[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 264

Brano: [...]essere, dalla paura e dalla dilagante retorica, invigliacchita e addormentata; per indicare che non interamente perduta fra noi è la conoscenza delle strade che conducono una nazione al meritato grado di dignità e di grandezza, lungi dalle ingannevoli vie segnate pei suoi componenti, dalla rinunzia alla libertà e dalla mistica esaltazione della servitù, in fondo alle quali è certo un abisso profondo di umiliazioni, di sconfitte e di dolori ».

La lettera così si conclude: « L’esito di questa lotta trascende nell'animo mio le sorti della mia persona, minima, povera cosa nell’urto formidabile dei principi che si svolge. Qualunque possa essere il mio destino, so di aver seguita la via del dovere — duro arduo dovere per lo strazio di affetti che mi ha imposto — ma la certezza che anche in Itaiia non tarderanno a sorgere giorni di libertà e di vera dignità morale, mi è fedele compagna e

mi sorride e mi conforta anche in fondo a una cella ».

Baussano, Eo

N. il 12.7.1903 ad Asti, ivi morto il 13.10.1959 per malattia contratta in campo di co[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 617

Brano: [...]piezza e in profondità. Ma voi oggi state distruggendo l'opera vostra, voi degradate e correte il rischio di annullare la funzione dirigente che il partito comunista dell'U.R.S.S. aveva conquistato per l'impulso di Lenin; ci pare che la passione violenta delle questioni russe stesse vi faccia dimenticare che i vostri doveri di militanti russi possono e debbono essere adempiuti solo nel quadro degli interessi del proletariato internazionale ».

La lettera esercitava pressioni sulla maggioranza del partito russo per evitare fratture irreparabili al suo interno, ma nello stesso tempo rischiava di portare i comunisti italiani alla rottura con il P.C.U.S.. La presa di posizione poteva quindi avere i medesimi sbocchi negativi, intravvisti dallo stesso Gramsci un anno prima, quando si era opposto aN'iniziativa di Bordiga di render pubbliche le divergenze con i sovietici.

Gramsci non potè giungere alla riunione del Comitato centrale, svoltasi tra ri e il 2.11.1926 nei pressi di Genova, con la partecipazione di Humbert Droz, inviato in Italia dall’[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 443

Brano: [...]ciogliere la « Lunense » per incorporarne le due Brigate in una nuova formazione alle dipendenze del Comando unico di Parma.

Sostituendosi arbitrariamente agli organismi italiani e allo stesso Comando unico di Parma, al quale semmai spettava avanzare simile proposta, Holland la motivò con ragioni logistiche e di rifornimento alimentare, mentre in realtà il suo era soltanto un disegno politico sostenuto da argomenti palesemente ricattatori.

La lettera diceva testualmente:

AL COMANDO 4a BRIGATA APUANA

z. 0. 29/3/45 e p.c. AL COMANDO UNICO CARRARA Questa Missione Militare Alleata chiede,

443



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 290

Brano: [...]samente diradatasi, li lasciò completamente allo scoperto e i garibaldini poterono profittare della situazione: aperto immediatamente il fuoco, passarono all’attacco e costrinsero il nemico alla fuga. I nazifascisti si ritirarono disordinatamente, lasciando sul terreno 7 morti, 19 feriti e parecchio materiale bellico. Nella vittoriosa azione i partigiani furono guidati da Quinto Anton ietti, Franco M Granino e Nello Poma (v. Nedo, Divisione).

La lettera del vescovo

Il 30.6.1944, dopo il suo incontro con i garibaldini, monsignor Rossi aveva inviato al comandante della Brigata Garibaldi la seguente lettera: « Signor Comandante, sono salito oggi al Santuario d’Oropa per fare presente al Vicecommissario della Brigata la situazione di Biella. La popolazione è sotto la minaccia di bombardamento aereo della città se si verificasse un qualsiasi movimento di discesa del vostro gruppo dislocato sul monte di Oropa, con distruzioni e rappresaglie forse anche del Santuario.

lo vi scongiuro di voler evitare tale sciagura alla città, che non merita t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 298

Brano: Orvieto

ucciso il fratello della sua innamorata. La lettera, che scagionava i fermati, fu fatta scomparire dai fascisti, onde non venisse smascherato il loro piano di colpire ^avanguardia socialista.

Violenze fasciste

Nel mese di ottobre 1921 i fascisti invasero il Municipio per cacciarne gli amministratori popolari. Nella sede vi era in quel momento soltanto il sindaco Carini che potè mettersi in salvo fuggendo da un’uscita segreta. I fascisti corsero allora a cercare il sindaco nella sua abitazione e, non trovando

lo neanche qui, terrorizzarono la moglie, gettando dalla finestra l’intero mobilio e le suppellettili. In seguito Carini venne r[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La lettera, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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